In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto come sono ormai numerosi i tipi di sale che è possibile trovare in commercio. Sono oramai finiti infatti i tempi in cui il classico sale bianco, di origine marina, era il re incontrastato delle nostre tavole. A scalzare il suo primato ci hanno pensato, da un po’ di tempo a questa parte, i sali colorati che sempre più di frequente fanno la loro comparsa su cibi e pietanze.
In commercio è possibile trovare, infatti, sale di colore rosso che proviene dalla isole Hawaii ed è molto indicato sul pesce, e sale di colore blu, che viene dall’antica Persia e ha un altissimo livello di sapidità.
Ma tra i diversi tipi in commercio ve ne sono ancora altre tre varietà. Il sale nero, ad esempio, proviene da Cipro e il suo colore deriva dalla vicinanza con il carbone vegetale. Si presta bene a condire zuppe e pesce.
Più chiaro di quest’ultimo vi è poi il sale grigio, che arriva dalle saline della Bretagna e si sposa bene con le verdure. Il più puro di tutti i sali, infine, è quello rosa dell’Himalaya, considerato perfetto per condire la carne alla griglia.