Restare a casa non è mai stato così confortante come lo sarà a partire da stasera sino al giorno 21 Novembre: Iris, rete Mediaset che propone ogni giorno pellicole di spessore di ieri e di oggi, regalerà anche a chi non ama particolarmente il cinema la possibilità di vedere capolavori o ottimi film che hanno rappresentato una bella fetta del cinema italiano, rendendogli così omaggio.

È una bellissima iniziativa questa di Mediaset, per tutelare un patrimonio culturale che ci riguarda, ma che spesso dimentichiamo. Quale miglior modo se non farlo ora che le sale sono ancora chiuse?
Due pellicole, rispettivamente una in prima e una in seconda serata renderanno il divano di casa nostra un singolare cinema vintage o nostrano, perché tra i film scelti abbiamo anche alcuni abbastanza recenti.
Si comincia da stasera con il capolavoro del Neorealismo in prima serata, ovvero “Ladri di biciclette” (1948, Vittorio De Sica), mentre a seguire tra gli ultimi significativi di Visconti, “Morte a Venezia” (1971).
Domani sarà la volta di “Baarìa” (2009) del “fotografico” Tornatore, e a seguire “Mamma Roma”, uno dei capolavori di Pasolini con l’iconica Anna Magnani (1962).

Martedì 17 Novembre è la volta di una commedia esilarante ma riflessiva, “Don Camillo” (1952) di Julien Duvivier, e subito dopo tocca al capolavoro per antonomasia della commedia all’italiana, “Il sorpasso” di Dino Risi (1962).

Mercoledì 18 Novembre va in onda alle 21 un premio Oscar, “Mediterraneo” di Salvatores (1991), e in seconda serata un capolavoro dell’anticonformista Lina Wermüller, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974).

Giovedì 19 Novembre è garantita emozione pura con “La vita è bella” (Benigni, 1997) e “Il postino” (Radford e Troisi, 1994), due pellicole magistrali che insegnano poesia e raccomandano umanità.

Chiuderanno questa settimana meravigliosa “La grande bellezza” (2013, Sorrentino) e “Amarcord” (Fellini, 1973) il 20 Novembre, “Che bella giornata” (2011, Nunziante) e “Il vigile” (1961, Zampa) il 21. Meglio degli altri giorni, negli ultimi due Iris lascia completamente intendere un messaggio di compenetrazione tra la settima arte italiana di oggi e di ieri.

Quella che vale è sempre Cinema, e va visto!