Intervista a Manuela Chiarottino: “il romance italiano genere di serie B? Racconta i desideri delle donne”

Dopo aver pubblicato con Dri Editori Un patto con il Marchese, The Ghostwriter e Matrimonio a scadenza, Manuela Chiarottino torna in libreria per la stessa casa editrice con Decency Un amore proibito.

Nata e vive in provincia di Torino. Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019 e del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019, nella scrittura ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature.

Con noi di Social Up ha raccontato il suo esordio nel mondo romance e tutti gli insight del suo nuovo libro, “Decency, Un amore proibito”.


Cosa l’ha ispirata a iniziare a scrivere Romance e qual è stato il suo percorso per diventare un’autrice di successo?

All’inizio ho semplicemente iniziato a scrivere storie che parlavano di sentimenti, senza pensare a priori come incasellarle in un genere, anzi, il primo romanzo in assoluto, un’autopubblicazione, non era un classico Romance. Ho continuato seguendo la mia predisposizione e quando, pochi mesi dopo quel primo libro, due miei romanzi sono stati scelti per una collana Romance di Rizzoli, ho avuto quella spinta per credere in me stessa e nella mia scrittura. Quello che però mi ha fatto davvero andare avanti sono stati i riscontri positivi delle lettrici e, in parallelo, i risultati ottenuti in diversi concorsi, creando man mano una solidità come autrice.

Come è nato “Decency Un amore proibito” e perché? A cosa si è ispirata?

“Decency” è un Romance storico, ambientato nell’epoca Regency. In questo caso volevo raccontare una storia d’amore ma soprattutto i due diversi approcci all’amore, e alle convenzioni dell’epoca, di due sorelle. Non era facile per una donna sposare chi davvero desiderava nel suo cuore, non lo era a volte nemmeno per gli uomini, visto che i matrimoni erano per lo più combinati. Il romanzo affronta questi temi, così come i legami familiari, il tutto con la levità di una storia che, soprattutto in questo caso, ha come unica regola il lieto fine.

Il genere Romance ha molte sfaccettature. Quali sono i temi e i sottogeneri che preferisce esplorare nei suoi romanzi e perché?

Prediligo il contemporaneo perché riesco ad affrontare molti più temi, anche importanti se non drammatici, come ne “La casa dei nuovi inizi”, dove si parla di perdono e nuove possibilità. A volte le mie storie vanno al di là della storia d’amore, che talora diventa quasi di sottofondo, come nell’ultima duologia de “La Libreria delle storie rimaste” e de “La Libreria che costruisce ricordi”, entrambi del sottogenere Up Lit; o il romanzo “La bambina che annusava i libri”, attraverso il quale ho fatto conoscere gli ex libris a molti lettori e lettrici. Accanto a questi un sottogenere decisamente più divertente, il Chick Lit. Ogni tanto, però, mi piace fare un salto nel passato col Romance storico e il periodo Regency è il mio preferito. Di certo quello descritto è più lieto e romantico della realtà, ma il mio compito è sì, in alcune storie, di far riflettere, ma anche semplicemente di far sognare.

Come vede l’evoluzione del genere Romance in Italia e nel mondo? Pensa che ci siano cambiamenti significativi nella percezione e nell’accettazione di questo genere letterario?

Il Romance è sempre stato visto come un genere di serie B, almeno quello scritto da autrici, ma in realtà ha contribuito a portare allo scoperto i desideri e i bisogni delle donne, diventando una vera conquista femminile. Negli anni ha poi saputo entrare sempre più nella realtà, sdoganando un certo erotismo e, dagli anni Novanta, raccontando di donne più reali e imperfette, single e lavoratrici, che non subivano più la storia d’amore per viverla con la consapevolezza di donne esigenti ed emancipate. Oggi il Romance continua a essere uno dei generi più pubblicati e letti, la mia speranza è che nel futuro perda questa connotazione di genere minore e abbia il giusto riconoscimento.

 Può condividere qualche dettaglio sui suoi progetti futuri? Ci sono nuove storie o personaggi in cantiere che i suoi lettori possono aspettarsi con entusiasmo?

Un Romance è nel cassetto, non può mai mancare, ancora da rivedere e definire, ma in questo periodo sto lavorando anche su un romanzo psicologico, diverso dai precedenti, che spero trovi la sua strada nel mondo della pubblicazione.

Valentina Brini