Savoca è un borgo medioevale, in provincia di Messina, di circa 1750 abitanti. Si trova arroccato su di un promontorio, dal quale domina il paesaggio sottostante, e vanta di essere uno dei borghi più belli d’Italia.
Il borgo vanta l’appellativo di “paese dalle sette facce”, attribuito da Sciascia in un articolo pubblicato il 12 maggio 1962 da “Il Giorno”: per lui infatti tutte le volte che si gira lo sguardo il paesaggio offre sempre una diversa veduta.
Il borgo nacque nel 1134 grazie al Conte Ruggero. Inizialmente non era un vero e proprio borgo, ma vi era una cinta muraria con due porte che proteggeva un castello, quello del Conte Ruggero ovviamente. Negli anni il borgo si espanse. Subì influenze romane, bizantine ed arabe. Venne assalita più volte dai pirati saraceni e visse vicissitudini legate a lotte di potere. Dopo alcuni anni tornò ad essere un punto di riferimento per la nobiltà e borghesia messinese.
Il set de “Il Padrino”
Tra i palazzi nobiliari è degno di nota Palazzo Trimarchi. Al piano terreno di questo signorile palazzo siciliano si trova famoso il bar “Vitelli” in cui, nel 1971, vennero girate alcune scene del film “Il Padrino” del celebre regista Francis Ford Coppola. Recentemente, sempre a Palazzo Trimarchi è stato girato uno spot della “Birra Moretti”.
Ancora oggi il bar è ricco di oggetti legati al film di Coppola.
Le scene del matrimonio tra Michael ed Apollonio furono girate invece nella chiesa di S.Nicolò. La location è stata anche scelta per girare la fiction rai “La vita rubata”.
Altri palazzi nobiliari molto belli, degni di una visita, sono Palazzo Salvadore; Palazzo Crisafulli; Palazzo Scarcella; Palazzo Toscano.
Cosa vedere
Il borgo ospita ben 17 chiese, diversi palazzi e un castello. Assolutamente da visitare sono il Palazzo Archimandritale, la Chiesa di San Michele, la Chiesa di San Nicolò e la Chiesa Madre, le rovine del Castello di Pentefur e la Porta della città (che risale al XII secolo). Ci sono poi la Bifora, un’antica costruzione tardo medievale in stile gotico-spagnolo oggi sottoposta al vincolo di tutela architettonica e ed i resti (dopo il terremoto dei primi del 1900) dell’antico carcere della Terra di Savoca.