Il Papa chiede al Signore di fermare l’epidemia: “Fermala Signore con la tua mano!”

Il Papa, si è recato a Santa Maria Maggiore e nella Chiesa di San Marcello al Corso per pregare,percorrendo un tratto a piedi, proprio come segno di devozione e preghiera, in una intervista rilasciata alla Repubblica, ha sparso con le sue sagge parole, amore per la vita, ancora una volta sono le piccole cose che danno il sapore alla vita. Anche il Papa, in questi giorni sta seguendo un periodo di isolamento all’interno delle stanze del Vaticano, e da li appunto risponde alle parole di Fabio Fazio:

Santo Padre cosa ha domandato quando è andato a pregare nelle due chiese romane: “ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia,Signore fermala con la tua mano, ho pregato per questo”.
Come si possono vivere questi giorni affinchè non siano sprecati: “dobbiamo trovare la concretezza delle piccole cose, delle piccole attenzione da avere per chi ci sta vicino, familiari, amici, capire che nelle piccole cose c’è il nostro tesoro,Ci sono gesti piccoli che a volte si perdono nell’anonimato della quotidianità, gesti di tenerezza,di affetto, di compassione,che tuttavia sono decisivi, importanti. Ad esempio un piatto caldo, una carezza, un abbraccio, una telefonata…sono gesti familiari di attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno si che la vita abbia un senso e che vi sia comunione e comunicazione fra di noi”.
Solitamente non viviamo così?” A volte viviamo fra noi una comunicazione soltanto virtuale, Invece dovremmo scoprire una nuova vicinanza.Unn rapporto concreto fatto di attenzioni e pazienza. Spesso le famiglie a casa mangiano insieme in un grande silenzio, che però non è dato da un ascolto reciproco, bensì dal fatto che i genitori guardano la televisione mentre mangiano ed i figli stanno al telefonino. Sembrano tanti monaci isolati l’uno dall’altro, qui non c’è comunicazione ;invece è importante ascoltarsi è importante perchè si comprendono i bisogni dell’altro, le sue necessità, fatiche, desideri.C’è un linguaggio fatto di gesti concreti che va salvaguardato. A mio avviso il dolore di questi giorni è a questa concretezza che deve aprire”.
Abbiamo riportato, le parole più importanti dell’intervista rilasciata dal Papa, perchè ci aiutino in questo momento buio a rivedere molte priorità della nostra vita, A riprendere i veri valori, che spesso, presi dal turbinio della vita, dimentichiamo.
Ha spiegato che prenderci cura degli altri vuol dire anche avere conto di tutte le necessità del prossimo, fare i furbetti, quando non si pagano le tasse, vuol dire creare problemi nella società di oggi, per esempio vediamo oggi con disperazione alle carenze della sanità, è un esempio, ma il principio è che soltanto insieme nella correttezza di ciascuno di noi, si vede la luce. Il Coronavirus è una piaga che affligge il mondo, il Papa, fa emergere che l’amore per la vita, si deve vivere ogni giorno e mai dimenticarlo, perchè le manchevolezze di un giorno, diventano i dolori del prossimo.
E se non si crede in un Dio, che si creda in quello che ci sta attorno, nell’amore delle persone che si amano per trovare la speranza di superare anche i momenti di disperazione come questi.
Ci sono famiglie che hanno perso i loro cari, un ragazzo di Bergamo, con il coronavirus, che doveva essere una banale influenza, ha perso padre madre e zii,senza nemmeno potergli dire addio. Amiamo la vita, restiamo in casa e godiamoci il mondo dei valori del cuore che spesso diamo per scontato, ma che sono il fulcro della vita di ciascuno di noi.
redazione