E’ ancora incredula la signora Claudia, una cinquantottenne di Ventimiglia che, facendo la ragioniera, di numeri se ne intende. Ma mai, probabilmente, avrebbe pesato di vedere tra le sue mani qualcosa che avesse un valore economico con tutti quegli zeri.
Il biglietto della lotteria, pagato 100 Euro dal figlio Lorenzo Naso, le era stato regalato da quest’ultimo per Natale. Per sicurezza pare che il figlio avesse comprato anche un altro biglietto, che non è stato però baciato dalla dea bendata. Tutto perché il figlio della signora Claudia sapeva bene quanto la mamma amasse le opere di Picasso e sapeva anche che il primo premio era proprio un’opera del pittore spagnolo.
L’asta, denominata “1 Picasso per 100 Euro”, è stata organizzata dalla famosissima casa d’aste Christie’s per beneficenza. Il tutto promosso da un’associazione benefica francese, Aider les autres (“Aiutare gli altri”), in collaborazione con una ong statunitense, Care International, e con la Succession Picasso
Una raccolta fondi per fornire acqua agli abitanti di villaggi in Madagascar, Marocco e Camerun. Un incasso da 5,1 milioni di Euro.
Era stata posticipata ben due volte. La prima per vendere più biglietti, la seconda a causa della pandemia da Covid-19. A causa del Coronavirus, il figlio della vincitrice era rientrato a Milano da Parigi e si era pressoché dimenticato dei biglietti.

L’opera, un olio su tela, misura 23 centimetri per 46 centimetri e mostra un bicchiere di assenzio ed un giornale sul tavolo. E’ la natura morta più piccola dipinta, nel 1921, da Pablo Picasso.
Firmato e datato nell’angolo in alto a sinistra, il dipinto è garantito da un certificato d’autenticità firmato da Maya Widmaier-Picasso e da Claude Ruiz-Picasso, eredi dell’artista.
David Nahmad, che ha donato alla casa d’asta l’opera, possiede la collezione privata di opere di Picasso più grande al mondo, circa 300 dipinti e sostiene che il Picasso vinto valga almeno tre volte il prezzo dichiarato.