Nell’accordo UE raggiunto sul MES a vincere finora stata la linea di Germania ed Olanda

Le posizioni raggiunte al congresso dei parlamentari dell’Unione Europea, scatenano gli animi e la diplomazia.

L’accordo raggiunto sul Mes è ritenuto per alcuni un valido sostegno, per altri una proposta da non prendere in considerazione in quanto inqualificabile per il futuro degli Italiani.
Il Premier Conte ribadisce il suo pensiero su Twitter, per ribadire che la battaglia intrapresa sugli eurobond non è giunta al termine “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”.

Roberto Gualtieri
 
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a UnoMattina, chiarisce che l’esito dell’Eurogruppo di ieri sera: “È stato un ottimo primo tempo, naturalmente adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo. Con questo documento che l’Eurogruppo ha approvato si è passati da un testo originario che avevamo respinto e a cui avevamo messo il veto, che conteneva un’unica proposta, il Mes con alcune condizioni. Grazie alla nostra battaglia siamo arrivati a un testo che propone 4 strumenti e per la prima volta mette sul tavolo la proposta di un fondo per la ripresa finanziato con l’emissione di titoli comuni, che è esattamente la proposta dell’Italia. Inoltre  è stata proposta la costituzione di un fondo da 200 miliardi della Bei per sostenere il credito e la liquidità delle imprese, poi è stato proposto un meccanismo che con 100 miliardi alimenterà strumenti quali la cassa integrazione, infine sul Mes sono state eliminate ogni condizionalità. Si tratta di uno strumento facoltativo, l’Italia non ha deciso di accedere ma si mette a disposizione di chi lo vorrà un’altra linea di liquidità che può arrivare fino al 2% del Pil e che potrà essere attivata senza nessuna condizione”. Ma, ha aggiunto, “ora dobbiamo vincere la partita in Consiglio europeo“, convocato in videoconferenza per il 23 aprile come annunciato oggi dal presidente Charles Michel. Uno dei quattro strumenti dell’accordo è, infatti, il “Recovery Fund” che l’Italia chiede di mettere in campo “con la possibilità di dotarlo di risorse attraverso gli eurobond“, aggiunge il ministro. Quanto al Mes, Gualtieri spiega che “è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del Pil, che può essere attivato senza condizione“. Per l’Italia si tratta di 35 miliardi disponibili fino alla fine dell’emergenza.
Dal Movimento cinque stelle, Vito Crimi, ha rimarcato ai microfoni di Radio 1 quanto già affermato ieri notte: “Chiariamo bene una cosa: il Mes non è stato attivato. Chi lo dice fa male al Paese. E’ stata solo fatta una proposta”. In ogni caso, ha aggiunto, “noi non accettiamo il Mes perché le condizioni non ci sono ora ma ci saranno: il testo dice di no ma il Trattato dice di sì. Noi riteniamo il Mes uno strumento non idoneo ad affrontare la crisi: non adesso ma nel futuro. Certo potremmo avere un atteggiamento opportunistico, procediamo ora, poi un domani si vedrà: ma non lo faremo”.
Le forze dell’opposizione, urlano “di un alto tradimento”, Giorgia Meloni.
Il sottosegretario cinquestelle all’Interno Carlo Sibilia, twitta: “Gli sciacalli politici che urlano sempre al disastro vogliono solo buttare giù Giuseppe Conte e il governo. Mai un contributo a salvaguardia della salute degli italiani. Solo critiche per ribaltare poltrone. Senza pietà: anche in un momento così drammatico. Inqualificabili”.
Tante parole ma nel frattempo a vincere è stata la linea di Olanda e Germania. 
Alessandra Filippello